
Nel IV secolo a.C. la vite era coltivata nell’area di Marsiglia, e più a nord, nella valle del Rodano, si è diffusa a partire dal I secolo d.C., facendo concorrenza alle produzioni italiane. All’epoca fu costruita la villa gallo-romana di Molard, la più importante cantina di vinificazione antica identificata nella regione. Dello stesso periodo sono i numerosi laboratori di costruzione della anfore rinvenuti. Queste scoperte archeologiche provano che la viticoltura del Rodano è precedente rispetto a quella di molte altre zone, e che il vino qui si produce da tempo immemore. La crescita dell’impero romano donò ulteriore impulso alla regione, portando i vini del Rodano nei porti del Mediterraneo e dando sbocco al Rodano del nord verso Lione. Nel Medioevo fu l’opera degli ordini ecclesiastici e permettere alla viticoltura di prosperare. Nel XIII secolo il re di Francia Luigi VIII cedette a papa Gregorio X il contado Venassino, e dal XIV secolo i papi, installatisi ad Avignone e amanti dei vini della regione, hanno favorito la nascita di un vasto programma di impianto di nuove vigne intorno alla cittadina. Il grande sviluppo della Côte du Rhône del sud come zona vitivinicola prestigiosa si deve a quest’epoca, e i secoli successivi non fecero che consolidarla, allargando la superficie della regione. L’istituzione dell’AOC è del 1933 grazie all’opera del barone Le Roy, vera e propria istituzione storica del vino del Rodano.