DIEGO MORRA
Verduno
PIEMONTE

“Un vignaiolo emergente da uno dei comuni più interessanti del Barolo di oggi”
Viticoltura integrata
Superficie vitata: 32,5 ha
N° bottiglie: 40.000/anno

Verduno, tra i vari comuni della zona del Barolo, è quello che negli ultimi anni ha conosciuto la maggiore crescita di attenzione da parte di bevitori e appassionati. Questo perché alcuni suoi cru, Monvigliero in primis, si sono dimostrati capaci di sfornare Barolo di classe cristallina, che hanno lasciato a bocca aperta anche la critica. Ed è proprio nel cuore del Monvigliero che troviamo l’azienda di Diego Morra, giovane vignaiolo che ha avuto la fortuna di poter contare su una tradizione agricola di famiglia radicata nel tempo.
Oggi Diego coltiva oltre 30 ettari di vigne dislocati perlopiù tra Verduno e La Morra. Qui, oltre ai numerosi impianti di nebbiolo da Barolo, vegetano anche i filari di pelaverga, l’uva locale che si identifica in modo stretto proprio con il comune di Verduno. L’approccio rispettoso si unisce a una conoscenza stratificata del territorio, di cui Diego è l’ultimo custode famigliare.
Le vinificazioni avvengono perlopiù in acciaio, con macerazioni lunghe sulle uve nebbiolo da Barolo, e gli affinamenti in tonneau e botti grandi. Ne risultano vini di grande espressività territoriale, schietti, in grado di raccontare tutta la nobiltà e le potenzialità di questo affascinante angolo di Langa.
VERDUNO PELAVERGA

100% pelaverga piccolo
uve di Verduno
fermentazione e affinamento in acciaio
9.000 bottiglie
Affascinante
Di grande ricchezza olfattiva, presenta le classiche note di spezie e di pepe che si innestano su un sottofondo fruttato. In bocca unisce una discreta struttura alla brillantezza gustativa.
Versatile: salumi e formaggi stagionati, primi e secondi piatti non troppo strutturati.
BAROLO ZINZASCO

100% nebbiolo
75% uve di La Morra, 25% uve di Verduno
fermentazione in acciaio, macerazione di 25 giorni, affinamento in tonneau e botte grande
4.000 bottiglie
Classico
Le note floreali, nello specifico di rosa, raccontano la classicità del Nebbiolo. A queste si aggiungono lievi cenni speziati, che anticipano un sorso strutturato, di ritorno fruttato e di pienezza tannica.
Secondi di carne, brasati, bolliti, formaggi d'alpeggio.
BAROLO MONVIGLIERO
