INTRODUZIONE
La Loira è la più grande regione vitivinicola di Francia: si distende lungo tutto il corso del fiume che le dà il nome, che si snoda per oltre 1.000 chilometri dal Massiccio Centrale fino all'oceano Atlantico. Proprio in virtù di questa estensione geografica, al suo interno si trovano zone con caratteristiche geologiche e climatiche anche molto differenti, ma tutte accomunate dalla bellezza dei luoghi e degli ambienti naturali. Alla variabilità geologica e climatica si aggiunge la grande varietà di vitigni coltivati, motivo per cui la regione è giustamente considerata la più complessa sul versante vino di tutta la Francia.
Le due aree di testa e di coda, quelle del Sancerre a est e del Muscadet a ovest, sono descritte in schede di approfondimento singole, e qui considereremo solo il cuore della regione, che va all'incirca da Tours ad Angers.
STORIA
Come per pressoché tutto il territorio francese, sono stati i Romani a introdurre la viticoltura nella regione, ma è soprattutto grazie agli impulsi forniti da San Martino vescovo di Tours nel IV secolo (e dai suoi discepoli), dalla crescita delle vie di comunicazione nel X secolo, dall'arrivo sul trono d'Inghilterra di Enrico II conte di Anjou nel 1154 e dal ruolo attivo della borghesia locale tra il Medioevo e il XV secolo che si sono sviluppate le fondamenta del sistema-vino intorno ad Angers, Saumur e Tours. Durante la Rivoluzione francese il vigneto della Loira fu duramente colpito dalle guerre di Vandea, e successivamente, a fine Ottocento, arrivò la fillossera a flagellarlo. La ripresa novecentesca è stata tuttavia poderosa. Anche se a lungo il vino di Loira è stato sinonimo di “vinello” semplice o peggio di scarsa qualità, alla luce di un prestigio storico inferiore rispetto a quello delle regioni più note come Borgogna, Champagne e Bordeaux, oggi il lavoro fatto sulle denominazioni e il contributo di un numero sempre più consistente di grandi e illuminati vignaioli stanno disegnando i contorni di una delle zone più appetite e interessanti nel panorama francese e mondiale.
Su queste differenze si innestano poi quelle geologiche. Anche i suoli, inevitabilmente, sono molto variegati: si passa dai terreni scistosi carboniferi con arenarie e con rocce vulcaniche dell'Anjou e di Saumur, al gesso, al tufo, alle sabbie e all'argilla della Touraine.
Tuttavia i terroir dell'Anjou-Saumur e della Touraine hanno un'altra specificità importante: qui, prima che in tutto il resto della Francia, sono nate le prime sperimentazioni di viticoltura biologica e biodinamica, e nel tempo quello che era un laboratorio costruito a partire da alcuni esempi virtuosi è diventato una realtà omogenea, diffusa e condivisa, che ha come protagonisti numerosi giovani entusiasti e competenti.